Esperienza ed innovazione: insieme al Prof. Verdonk in Clinica Columbus di Milano per interventi al ginocchio paziente -specifici

Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Ministero della Salute, il Prof Verdonk sarà presente nella Clinica Columbus di Milano, dove insieme offriremo un servizio di visite ambulatoriali e di chirurgia paziente specifica, nelle date 10/6/23 e 9/9/23.

Il Prof Verdonk è un esperto di spicco nella chirurgia del ginocchio e un pioniere nel mondo accademico.

PROTESI DI GINOCCHIO PERSONALIZZATA

Lo scorso anno si è concluso con un interessantissimo corso sulla protesica di ginocchio, l’Adler Ortho Master Course, due giornate di aggiornamento, la seconda con una sessione pratica su cadavere, sulle più innovative strategie chirurgiche che permettono al paziente di raggiungere le più alte prestazioni dopo intervento chirurgico di protesi totale del ginocchio.

Nella prima giornata teorica,

Cartilagine riparata con l’aragonite: il primo intervento in Italia

E’ contenuto nell’aragonite, un minerale costituto da carbonato di calcio presente in natura sotto varie forme, come ad esempio in conchiglie e coralli il segreto per riparare le lesioni cartilaginee del ginocchio e contrastare gli stati artrosici allo stadio iniziale. La dottoressa Francesca de Caro, chirurgo ortopedico all’Istituto di Cura Città di Pavia (Gruppo San Donato) dell’équipe del dottor Emanuele Caldarella,

Artroprotesi d’anca per via anteriore: maggiore rischio di complicanze?

Si sente spesso parlare delle diverse vie d’accesso durante l’intervento chirurgico di protesi totale all’anca.
In letteratura esistono diversi articoli a favore o meno di una tecnica rispetto all’altra, con risultati a lungo termine simili tra via anteriore e via postero-laterale mini-invasiva.
Questo articolo, ad esempio, ci presenta una complicanza frequente della via anteriore all’anca,

PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE BILATERALE DI GINOCCHIO IN CONTEMPORANEA

A Marzo 2022, presso la bellissima sede di Roma, si è svolto il congresso annuale Live della SIAGASCOT dove abbiamo avuto la possibilità di presentare i risultati della nostra esperienza nella sostituzione protesica monocompartimentale di ginocchio, bilaterale, in contemporanea.

Insomma, è possibile essere operati ad entrambe le ginocchia contemporaneamente quando si è affetti da una artrosi del ginocchio?

Cosa fare se fallisce un intervento alla cartilagine in uno sportivo?

Durante il primo congresso annuale live della Siagascot, lo scorso maggio a Roma, ho presentato quello che può essere un algoritmo di trattamento dopo fallimento di un intervento chirurgico alla cartilagine, nel paziente sportivo.

Le lesioni cartilaginee nello sportivo sono molto frequenti, con una incidenza del 36% della popolazione sportiva, rispetto ad un 16% della popolazione normale

I risultati purtroppo non sono ancora eccellenti,

Studio prospettico randomizzato sulla riparazione della cartilagine: il trattamento con Agili-C migliore della terapia standard

Fonte: CartiHeal ltd

Sono stati di recente pubblicati i risultati a due anni di uno studio IDE (investigational device exemption) su 250 pazienti trattati con Agili-CTM. Essi dimostrano che nei pazienti ai quali, per patologie della cartilagine, era stato impiantato in ginocchia artrosiche e non, l’Agili-C, vi è stato un marcato miglioramento clinico e funzionale,

Convegno su Cartilagine e Imaging

Venerdì 8 ottobre sarò tra i relatori dell’interessante convengno organizzato da Siagascot (Società Italiana di Artroscopia, Ginocchio, Arto Superiore, Sport, Cartilagine, Tecnologie Ortopediche), sul tema Cartilagine e Imaging: Osteocondrite del ginocchio in età evolutiva.

Di seguito il programma dell’evento

Osteocondrite del ginocchio in età evolutiva
moderatori Dr.ssa Francesca de Caro,

Usare il laccio emostatico o no nell’intervento di protesi del ginocchio?

La perdita di sangue intraoperatoria nell’intervento di protesi del ginocchio è un problema che molti chirurghi cercano di limitare mediante applicazione sulla coscia di un laccio emostatico. Questa pratica nel diminuire il flusso di sangue riduce l’emorragia intraoperatoria e quindi migliora la visibilità nel campo operatorio ma, come risulta da numerose recenti ricerche, questi suoi vantaggi sono pagati con un non accettabile aumento di complicanze.

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