PROTESI DI GINOCCHIO PERSONALIZZATA

Lo scorso anno si è concluso con un interessantissimo corso sulla protesica di ginocchio, l’Adler Ortho Master Course, due giornate di aggiornamento, la seconda con una sessione pratica su cadavere, sulle più innovative strategie chirurgiche che permettono al paziente di raggiungere le più alte prestazioni dopo intervento chirurgico di protesi totale del ginocchio.

Nella prima giornata teorica, ho illustrato come ottimizzare il posizionamento della componente femorale nella protesi totale di ginocchio a pivot mediale, ho presentato la mia strategia chirurgica nel trattamento del ginocchio varo ed infine le mie motivazioni nel non utilizzare più il laccio emostatico durante l’intervento chirurgico.

Cosa è l’artrosi e come si manifesta?

L’artrosi è una malattia degenerativa che comporta l’usura della cartilagine che riveste le nostre articolazioni. Diverse patologie o eventi traumatici possono accelerare questo processo, così come alcuni interventi chirurgici (meniscectomia= asportazione del menisco).

I sintomi dell’usura della cartilagine sono generalmente il dolore, che inizialmente sarà presente a riposo, per poi diminuire durante l’attività (scaldando l’articolazione il dolore diminuisce nelle fasi iniziali), ma che nelle fasi avanzate della malattia sarà presente in tutte le attività in carico (anche per brevi camminate, salire e scendere le scale) ed anche a riposo; un altro sintomo che può manifestarsi in diversi stadi della malattia è la formazione di liquido all’interno del ginocchio, un versamento recidivante, il paziente sente che il ginocchio si gonfia dopo piccoli sforzi ed anche durante la normale attività quotidiana. Negli stadi avanzati è presente anche una deformità, il paziente si accorge che le gambe sono sempre più storte, con una deformità in varo (gamba del calciatore) o in valgo (ginocchia a X).

Quando è necessario l’intervento chirurgico di protesi del ginocchio?

A stabilire se è necessario un intervento chirurgico di protesi del ginocchio sarà sempre un ortopedico, che dopo aver visitato il paziente e dopo aver visionato delle radiografie in carico del ginocchio, darà al paziente l’indicazione chirurgica. In alcuni casi l’ortopedico potrà richiedere anche una risonanza magnetica del ginocchio, ma l’esame di primo livello da presentare a visita è, in questi casi, la radiografia in carico del ginocchio.
Generalmente l’indicazione ad una protesi si ha quando sono falliti tutti i trattamenti conservativi: terapia sintomatica con antinfiammatori, esercizi assistiti con un fisioterapista, infiltrazioni intra-articolari con acido ialuronico, fattori di crescita o cellule staminali.

Dal punto di vista radiografico, la cartilagine articolare è usurata e le ossa si toccano.

Quale protesi è migliore?

Non esiste una protesi migliore, ma esistono diverse protesi per diversi pazienti.

Si parla oramai di protesi personalizzata, l’ortopedico valuterà alcune caratteristiche del paziente e sceglierà la protesi che potrà dare migliori risultati al paziente.

Innanzitutto abbiamo a disposizione protesi mono-compartimentali di ginocchio, delle mini-protesi che vengono utilizzate quando solo una parte del ginocchio è usurata, e che permettono quindi una rapida ripresa dell’articolarità e della funzionalità del ginocchio. L’intervento mini-invasivo permette un rapido recupero, si possono operare le due ginocchia contemporaneamente, ed è un trattamento indicato anche nel grande anziano, dove si preferisce non eseguire un intervento maggiore come una protesi totale.

Quando l’usura del ginocchio interessa tutti i compartimenti del ginocchio, bisogna allora impiantare una protesi totale, che andrà a sostituire tutti i compartimenti usurati.

Anche in questo caso l’ortopedico sceglierà diversi impianti paziente specifici: si parla infatti di protesi a conservazione del crociato posteriore (CR), di protesi postero-stabilizzate (PS), o infine di protesi a pivot mediale.

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