I motivi per cui potreste essere vittima di una fitta muscolare laterale mentre correte

Una fitta muscolare laterale è simile a quando qualcuno vi colpisce con un “fulmine” mentre state giocando a Mario Kart: spunta dal nulla e ti obbliga a rallentare, ma dopo un po’ passa e ti riporta in pista. Se non avete mai provato Mario Kart, l’analogia di cui sopra non avrà alcun senso, ma potrete aver comunque sperimentato sulla vostra pelle il disagio derivante dal “dolore addominale transitorio correlato all’esercizio” noto anche come fitta muscolare laterale.

Solitamente, questi dolori coinvolgono una parte del torso (la parte destra è la più comune), ed assomigliano in tutto per tutto ad un crampo, un pizzicotto o una scossa che scompare nel caso in cui ci si pieghi o ci si fermi. In realtà è abbastanza normale provare questo tipo di dolore, il 70% dei corridori dice di averlo provato almeno una volta. Nonostante sia così comune, gli esperti non sono totalmente sicuri su cosa succeda, difatti esistono pochissime teorie verosimili.

La Dott.ssa Strickland, dell’Hospital of Special Surgery di New York, ci spiega che questo dolore è dovuto ad un crampo nel muscolo che controlla la respirazione: il diaframma. Tale muscolo, che trova posto appena sotto i polmoni, ha lo scopo di controllare la respirazione, e nel caso si cominci una intensa serie di esercizi, senza l’opportuno riscaldamento, può subire un crampo e causare una fitta muscolare laterale.

Se fate esercizio dovete comprendere che avrete a che fare con questo dolore, ma non si tratta della fine del mondo. Infatti, è possibile prevenire queste fitte attraverso una serie di accorgimenti. Qui di seguito una serie di domande utili a chiarire questo misterioso, fin troppo familiare dolore da corsa.

Da cosa dipende?

Nonostante molti soggetti associno questo tipo di dolori con la corsa, è opportuno ricordare che le fitte possono essere riscontrate in qualunque attività fisica che preveda il movimento del torso, dal nuoto al ciclismo, dalla pallacanestro all’ equitazione. Questi dolori possono comparire durante l’attività sportiva dopo uno spuntino. La Dott.ssa Strickland ci spiega che “Il cibo nello stomaco devia il flusso sanguigno al tratto gastrointestinale e lontano da altri muscoli, ponendoli a rischio crampi. Quindi, allenarsi prima di digerire correttamente il cibo potrebbe causare crampi al diaframma”.

Succede solo se sono fuori forma?

Non necessariamente, persino gli atleti di élite ogni tanto riscontrano questi dolori. Diversi studi hanno dimostrato che i soggetti che si allenano con frequenza tendono ad avere meno dolori di questo tipo, seppur di intensità uguale a quelli di soggetti non allenati. Altri studi sostengono che un altro indice di massa corporea potrebbe aumentare le possibilità di riscontrare questi dolori, bisogna però ammettere che quest’ultima ipotesi non è stata ancora accreditata, in quanto l’indice di massa corporea non fornisce alcuna indicazione sulla forma fisica delle persone. Ci limitiamo a dire che se stai iniziando un percorso di esercizi è meglio aumentare progressivamente lo sforzo piuttosto che partire in quarta.

Come posso impedirli?

Diverse persone asseriscono di sentirsi meglio quando si piegano o smettono di muoversi, ed allo stato attuale è tutto quello che potete fare! Consigliamo inoltre di camminare a passo svelto e di fare profondi respiri quando compare la fitta.

In termini di prevenzione, alcuni studi hanno mostrato che il rinforzo del tronco (attraverso gli addominali obliqui) potrebbe condurre alla minore comparsa di questi dolori. È inoltre saggio mantenersi adeguatamente idratati ed assumere abbastanza elettroliti per l’esercizio che state affrontando. D’altronde per lenire e/o prevenire i crampi ai muscoli consigliamo da sempre di mangiare banane o bere spremute di arancia. L’aspetto più importante di tutti però è collegato al riscaldamento muscolare, obbligatorio prima di effettuare qualunque attività fisica.

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