È facile parlare di osteoartrosi e definirla una delle tante “gioie” della vecchiaia, ma potreste perdervi alcune importanti ed interessanti informazioni sulle potenziali cause. L’osteoartrosi, consiste nella degenerazione, usura della cartilagine articolare, ed è collegata con l’invecchiamento, anche se alcuni fattori aumenterebbero sensibilmente il rischio. “Le cause dell’osteoartrite sono molteplice”, dice Dalit Ashany, reumatologo presso l’Hospital for Special Surgery di New York City. Continuate a leggere l’articolo per scoprire cosa si cela dietro l’artrosi.
1. Genetica
Nonostante molti scienziati stiano ancora investigando sul ruolo che la genetica gioca nell’osteoartrosi, le ricerche effettuate suggeriscono che sia uno dei fattori più importante. Studi effettuati su gemelli identici ci portano a pensare che per il 50% tale patologia è collegata alla genetica. Infatti, se un genitore o fratello ha l’artrosi, aumenta particolarmente il rischio che anche voi ne sarete affetti. I ricercatori hanno collegato geni specifici a questa patologia, alcuni dati, forniti dal National Institute of Health, sostengono che i geni coinvolti sono quelli che si occupano della formazione e del mantenimento di ossa e cartilagini. Questi geni difettosi potrebbero compromettere le capacità di guarigione della cartilagine, aumentano di fatto il rischio di sviluppare delle forme di artrosi.
2. Infortuni
Una delle maggiori cause di osteoartrosi è collegata agli infortuni, sostiene Brian Feeley, Professore di Chirurgia Ortopedica alla University of California San Francisco e Chirurgo Ortopedico presso lo UCSF Health. I danni subiti dalla cartilagine o dall’osso potrebbero portare l’articolazione all’usura in modo più rapido. Se vi infortunate il legamento crociato anteriore, la possibilità di sviluppare osteoartrosi in 10 anni è quattro volte maggiore e sei volte più probabile se il trauma lo subisce direttamente il menisco. Il Dott.Feeley afferma che l’artrite della spalla e della caviglia possono svilupparsi rispettivamente a causa di uno strappo della cuffia dei rotatori o nel caso di una frattura o di una forte tensione.
3. Età
Mentre gli infortuni aumentano il rischio di sviluppare l’artrosi in giovane età, alla maggior parte delle persone la stessa viene diagnosticata attorno ai 55 anni. Probabilmente perché la cartilagine delle articolazioni con il tempo si usura e diventa sempre più sottile. Inoltre, l’età può anche coinvolgere muscolatura ed equilibrio. Ciò significa anche un minor controllo delle articolazioni ed un rischio maggiori di infortuni, che come detto sopra aumentano la possibilità di sviluppare artrosi.
4. Genere
Le donne sviluppano molto più degli uomini questa patologia, nonostante ad ora la ragione non sia chiara. Il rischio diviene particolarmente alto durante gli anni della menopausa, questo aspetto ha fatto pensare agli studiosi che la causa possa essere di natura ormonale. Alcuni dottori ironizzano dicendo che le donne vanno molto più spesso dal dottore della controparte maschile.
5. Obesità e sovrappeso
Avere un indice di massa corporea pari o superiore a 25 può aumentare il rischio di problemi al ginocchio. Infatti, portare del peso extra stressa oltremodo ginocchia, fianchi e spina dorsale. Infatti, per l’osteoartrosi che colpisce le estremità inferiori, i medici consigliano la perdita di peso. Quest’ultima richiesta viene fatta anche a coloro che non hanno grandi problemi di peso, in quanto sono proprio le cellule di grasso a promuovere l’infiammazione. Questa è la ragione principale perché le persone obese affette da osteoartrite sono il doppio di quelle magre.
6. La vostra anatomia
A volte l’artrosi dipende da come è strutturato il vostro corpo, influendo sulla meccanica dei movimenti stessi. Ad esempio, i piedi piatti causano meno stabilità e maggiore stress articolare, mentre un arco del piede accentuato è meno mobile e può provocare problemi alle articolazioni. Anche le problematiche relative all’allineamento possono essere importanti, in un ginocchio varo o valgo è aumentata la probabilità di sviluppare artrosi del ginocchio.
7. Ipermobilità
Riuscite ad estendere i vostri gomiti o le vostre ginocchia oltre il consentito? Oppure piegare le vostre dita all’indietro? Alcune persone nascono naturalmente iperlassi, anche se i medici preferiscono chiamare il fenomeno ipermobilità. Essere capaci di effettuare certe movenze di fatto innaturali, potrebbero aumentare lo stress delle giunture, danneggiando i legamenti ed aumentando il rischio di infortuni.
8. Lavori fisici
Il lavoro che richiede movimenti ripetitivi può stressare le articolazioni e aumentar il rischio di artrosi. La ricerca infatti dimostra che le persone il cui lavoro richiede di ricorrere continuamente a sollevamento o inginocchiamenti, come agricoltura, edilizia o danza professionale possono aumentare le possibilità di sviluppare l’osteoartrosi. Per evitare tale rischio è necessario fare delle pause.
9. Inattività
La mancanza di esercizio può indebolire i muscoli e portare di conseguenza all’aumento del rischio di sviluppare l’osteoartrosi. Uno studio di circa 6mila partecipanti ha dimostrato che i soggetti con debole struttura muscolare hanno il 65% di possibilità di sviluppare i sintomi dell’artrosi. Altri studi suggeriscono che rafforzare i vostri quadricipiti può diminuire il dolore e migliorare le funzioni del ginocchio.
10. Condizioni metaboliche, infiammazioni ed eccesso di ferro
L’alta pressione sanguigna, i disturbi cardiaci ed il diabete sono da sempre collegati all’osteoartite. Tale affermazione effettivamente ha senso, in quanto comprende fattori di rischio come obesità, inattività ed età. Alcune ricerche suggeriscono una connessione persino più profonda: ad esempio, l’alta presenza di zuccheri nel sangue derivanti dal diabete, possono attivare il rilascio di proteine infiammatorie, come composti finali di glicazione avanzata, i quali potrebbero danneggiare le articolazioni. L’osteoartrosi può anche essere collegata all’artrite reumatoide come l’emocromatosi (eccesso di ferro nel sangue) – entrambe le condizioni attiverebbero cambiamenti degenerativi alle cartilagini delle articolazioni, conducendo di fatto all’osteoartrosi.